Sembra di vivere uno stato generale di corruzione vissuta nell’oscurità più profonda, derivante dalla indifferenza delle istituzioni. Dove non c’è il sole, c’è l’ombra e dove al sole si chiudono le imposte c’è un’ombra voluta e volontariamente ottenuta.
Caro Tuttologo, vi sono tante cose che debbono e possono essere compiute unicamente nel rispetto delle normative, diversamente saranno perdute per sempre!Vi sono molti che edificano per se stessi palazzi di ricchezza e piacere, ma perdono la capacità di goderne, perché distruggono tutte le più finì sensibilità della loro natura.
Persone che con le loro azioni tradiscono, e disprezzano la dignità delle persone più semplici e sinceri.
Caro Tuttologo abbassa il tuo orgoglio e riconosci che nonostante tutte le tue attenzioni non sai se per Te ci sarà un futuro e come sarà.
Noi operatori non dobbiamo arrenderci neppure di fronte alle beffe ed agli scherni dei colleghi e di chi ci circonda.
Dobbiamo continuare ad agire credendo nella Legge che dice sempre la verità anche se contrasta con la logica di tanti. .
Nessuno può vantarsi d’alcunché.
Stiamo attenti alle piccole soluzioni delle quali parlano, che possono costituire quel mare di fango nel quale tutti affogano.
Ricordiamoci ogni momento che il male è la regola del genere umano ed il bene è soltanto la rara eccezione.
Sono poche le persone che conoscono le nostre motivazioni, spesso incomprese. Sono poche le persone che conoscono le ansie che gettano un’ombra sulla nostra gioia, le nostre paure e le nostre speranze.
Non tutti i giorni sono uguali, alcuni sono durissimi da vivere.
Non c’è luogo più oscuro del futuro, nessuno sa quello che avverrà, esso è incerto e, in un certo senso, mette in discussione tutti i nostri progetti. Quante giornate cominciano piene di delusioni e di amarezza.
Delusioni, scoraggiamento, disperazione non possono né devono avere l’ultima parola.
Possiamo avere sbagliato tante cose nella nostra vita ed essere finiti in ben misero stato, ma c’è Dio che è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
Alcuni si sentono vinti dal freddo calcolo economico, e scoprono, negativamente, che per la società è più conveniente la loro morte della loro vita.
Gli uomini cercano più di giustificarsi, che di riconoscere il vero stato delle cose.
Si vantano di essere migliori degli altri, ma nella concretezza non dimostrano di essere.
Gli operatori del settore non riescono più a farcela, quanti portano da soli il grave carico dell’economia domestica, e dicono che bisogna cambiare! Nella nostra società, ogni giorno, avvengono fatti sconvolgenti, la nostra vita è in balia di molti eventi che non dipendono neppure dalle nostre decisioni.
L’errore di tanti non è quello di possedere dei beni, ma di esserne schiavi.